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Femminilità vuol dire gonna?

Il simbolo delle toilette per signore è una donnina riconoscibile da un’unica caratteristica: un vestitino con la gonna. Un po’ di anni fa Roberto Vecchioni cantava “Voglio una donna con la gonna”, cioè una donna vera: via i maschiacci. Al contrario, “portare i pantaloni” è un attributo sicuro di virilità.

Insomma, è passato un bel po’ di tempo da quando le donne indossavano soltanto gonne, ma l’immaginario collettivo non cambia. Del resto, su gonne e pantaloni sono fioccati luoghi comuni a volontà, spesso molto poco obiettivi. Proviamo a smentirne qualcuno.

Ad esempio, si dice che la gonna implichi passività, poichè limita i movimenti . Nulla di più falso: chi non ha mai provato l’immenso fastidio di un paio di jeans stretti, che rendono odioso fare anche solo due passi? E chi, essendosi incautamente messa in una situazione del genere, non darebbe qualsiasi cosa per avere una gonnellina al posto dei famigerati pantaloni?

Oppure si dice che la gonna serva ad eccitare la fantasia maschile, con il suo gioco di “vedo-non vedo”. Neanche questo è vero: infatti un pantalone fasciante può essere molto più provocante di una gonna al ginocchio, che nasconde le forme e non permette di immaginare proprio nulla.

Le amanti della gonna sono di nuovo numerose, e tanti sono i motivi per cui questo capo non ha mai perso il suo fascino: ad esempio, il piacere di lasciare libertà e spazio alle gambe, arma di seduzione per eccellenza. Oppure la linea armoniosa che la gonna regala al corpo, grazie alla sua capacità di addolcire le asperità, mascherare i difetti, riempire forme troppo sottili o dissimulare curve eccessivamente abbondanti. E non si può negare che, volenti o nolenti, la gonna richiama alla mente la femminilità: provate ad indossare una modesta felpa con un paio di jeans, e poi con una gonna: vi sentirete molto più aggraziate!

Oggi gli stilisti rimettono in gioco forme di altri tempi. Abitini con la gonna svasata, con ricami e tulle, romantiche gonne fiorite, balze e crinoline: la nostalgia non si pone limiti. Ricompaiono le donne angelo, le donne leggiadre, delicate e ingenue; ma se un tempo questi erano attributi di sottomissione, oggi sono null’altro che modi per esaltare la bellezza. Potenza della moda: le forme e i modelli ritornano, i significati cambiano e oggi una donna può sentirsi libera anche in un abitino vecchio stile.

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