Si tratta di una patologia causata principalmente dallo sconvolgimento ormonale che segue il parto, se non curata a dovere, può protrarsi anche per parecchi anni trasformandosi in depressione post-partum. Il baby blues colpisce moltissime donne, specialmente quelle che hanno affrontato un parto molto doloroso o che hanno avuto delle complicazioni (come un parto prematuro).
I sintomi più comuni sono:
– continua spossatezza e sonnolenza;
– crisi di pianto improvvise;
– paura a restare da sola con il bambino;
– senso di inadeguatezza;
– rifiuto del bambino;
– crisi di panico e stati d’ansia;
– insonnia e inappetenza.
Una donna che viene travolta da queste emozioni e sensazioni senza aver ricevuto l’adeguata informazione, si sente incompresa, sbagliata, e per vergogna tenderà a mascherare la realtà, nascondendo il problema.
Come si cura il baby blues?
Le possibili soluzioni variano a seconda della violenza con cui la patologia si presenta, nei casi più lievi è sufficiente seguire alcune regole:
– farsi forza e imporsi di uscire anche per fare soltanto una breve passeggiata con il piccolo;
– chiedere aiuto a parenti ed amici per poter riposare;
– ritagliarsi almeno un’ora al giorno da dedicare a sé stesse.
In altre situazioni, invece, può essere necessario affidarsi alle cure di uno specialista.
In entrambi i casi, tuttavia, è fondamentale saper riconoscere i sintomi del baby blues e prendere coscienza dello stato mentale in cui ci si trova; ammettere di avere un problema, infatti, vuol dire averlo già risolto per metà.