Il vostro bambino sta crescendo e con lui cambiano i suoi modi di fare, i cartoni animati che sceglie di vedere, i videogiochi a cui vuole giocare. Spesso ci si preoccupa della violenza espressa in questi passatempi, si ha paura che questa possa influire in modo negativo su vostro figlio, sulla sua visione della vita.
Molte mamme scelgono di negare a priori svaghi di questo tipo ai propri bambini. Ma è giusto? In alcuni casi lo è, magari. Tuttavia, non è certo un videogioco o un film a scatenare l’indole violenta in un essere umano. Allo stesso modo, la completa ignoranza, il vivere in una campana di vetro, non farà crescere il vostro bambino in un modo più sano.
Il modo giusto per monitorare l’indole di vostro figlio è prima di tutto osservarlo. Come si comporta quando gioca con i compagni? Come reagisce ai vostri rimproveri? Come gestisce l’ira? Se rispondendo a queste domande arriverete alla conclusione che il vostro piccolo è tendenzialmente aggressivo, non dovete disperare. Parlategli, fategli compagnia. Quando vi chiede un nuovo videogioco, fate una ricerca online o recatevi in un negozio per verificare l’età per la quale ogni gioco è indicato: tutti i videogiochi sul mercato hanno infatti una dicitura che indica il target a cui sono rivolti.
Non lasciatevi ingannare dalle recensioni sulle riviste o le opinioni sul web: molto spesso la critica, se favorevole o meno, si prende la licenza di stravolgere i reali contenuti del gioco, pur di tirare acqua al proprio mulino. Un videogioco, prima di essere immesso sul mercato, viene giocato, finito ed analizzato. Su ogni confezione potrete scoprire se il titolo che vostro figlio desidera tanto è indicato ad un pubblico maturo o meno. Se, tuttavia, il nuovo acquisto genera in voi ulteriori perplessità: partecipate!
Provate il gioco con lui, sperimentando assieme i sistemi di sfida e di collaborazione: ne sarà sicuramente contento. Il bambino non vuole condividere con voi quest’esperienza? Collegate la consolle al televisore della cucina o del salone, in modo che possiate assistere alle sue partite mentre sbrigate le faccende domestiche, senza che la vostra presenza risulti troppo invasiva per lui. Per i film, per gli sceneggiati televisivi, vale la stessa regola. Solo partecipando potrete avere l’opportunità di rispondere alle sue perplessità a riguardo, educandolo alla visione. Ricordate che la TV e i videogiochi non possono spodestarvi dal vostro ruolo di educatori: se ci riescono, significa che siete voi ad essere troppo assenti nella vita dei vostri bambini.