giacche in pelle
Moda

Le giacche in pelle: un capo intramontabile dagli anni ’50

I giubbotti in pelle, fin dalla loro diffusione a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, sono rappresentativi di una moda giovane, grintosa e ribelle.

Sono stati portati alla ribalta da divi di Hollywood del calibro di Marlon Brando e James Dean e, pian piano, si sono talmente affermati che, ormai, sono diventati dei capi d’abbigliamento che non possono mai mancare nel guardaroba di qualsiasi donna.

Hanno il pregio di essere estremamente versatili e di abbinarsi benissimo sia con dei look formali, che con quelli casual, che con quelli eleganti, donando a ciascuno di essi carica e carattere.

Caratteristici della loro poliedricità sono gli accostamenti proposti nel film “Grease” del 1978 che, ambientato negli anni ’50, li associa perfettamente sia allo stile bad boy e bad girl che a quello bon ton, entrambi peculiari di quel periodo.

I modelli di giubbini in pelle must have

Le versioni imprescindibili che ognuna di noi dovrebbe avere nel suo guardaroba sono sicuramente tre, ossia la giacca, il bomber e il chiodo.

La prima si sostituisce benissimo a quella classica in tessuto per modernizzare un po’ il look, alleggerendolo e rendendolo più sbarazzino e meno formale.

Il secondo ha un taglio più sportivo e dinamico del precedente, mantenendo comunque delle linee pulite e senza avere evidenti elementi a contrasto.

Il terzo è dotato di un particolare mordente tutto suo, grazie al sapiente utilizzo di borchie e cerniere, che risulta estremamente adatto per conferire un aspetto rock ‘n’ roll senza mai stonare o essere volgare. È quindi perfetto anche quando viene coniugato con delle mise in evidente contrasto, tipo quelle eleganti, per renderle meno impegnative.

In tutti e tre i casi il colore nero è un ever green e sta bene un po’ con tutto ma si può facilmente optare per quello bianco o per colorazioni più vivaci. Nel qual caso si virasse verso queste ultime varianti, è di particolare importanza abbinarle con il resto degli indumenti.

Come scegliere una giacca in pelle

Quando si tratta di selezionare un capo di vestiario in pelle bisogna prestare particolare attenzione alla qualità dei materiali utilizzati e alle rifiniture. Infatti, se il prodotto da noi preferito è di ottima fattura e viene trattato con cura, può durare un’intera vita, facendo un favore all’ambiente e anche al nostro portafoglio.

L’opzione migliore è quella di prediligere una pelle primo fiore perché la sua superficie non è stata corretta, ossia non è stata rifinita per coprirne i difetti e, poi, non è stata impressa a caldo per ricreare la grana dell’animale. Ovviamente è dotata di qualche piccola “imperfezione” legata alla vita del bestiame ma ciò non è un malus, semmai un pregio, in quanto è un’indice di naturalezza.

Per quanto concerne la tipologia di pellame, quello di vitello e, soprattutto, quello di agnello sono più morbidi e flessibili di quello di bovino, quindi si adattano meglio alla fisionomia corporea e risulteranno più piacevoli quando verranno indossati. Fatte queste premesse, l’ideale è, poi, affidarsi a imprese che pongano la soddisfazione del cliente in primo piano, in modo tale da poter disporre di indumenti che calzino alla perfezione.

Il nostro Bel Paese è assai rinomato anche all’estero per le sue pelletterie manifatturiere, presenti soprattutto nell’interland fiorentino e napoletano. Per quanto riguarda quest’ultimo, Pelletterie Borghese (https://www.pelletterieborghese.it/) è un’azienda a conduzione famigliare che dal 1994 produce artigianalmente giubbotti in pelle, pellicce e zainetti, sia da uomo che da donna.

La peculiarità di questa ditta è che se avete una taglia non standard per qualunque motivo, inviandogli le vostre misure, creerà il vostro chiodo personalizzato in modo tale che si adatti accuratamente alla vostra figura.

Cura e manutenzione

I pellami, per fortuna, non hanno bisogno di particolari accorgimenti se non quello di essere mantenuti idratati, un po’ come la nostra cute, tramite delle creme. Se ciò non avviene, purtroppo, tendono a seccarsi, a indurirsi e a creparsi.

L’acqua, l’umidità e il calore tendono a disidratare la pelle e, quindi, è di fondamentale importanza che quando la percepiamo più arida la rifocilliamo di sostanze nutritive per ripristinarne il profilo lipidico.

Nel qual caso ci fosse bisogno di pulirla, utilizzare il latte detergente (senza alcool), prima della crema, è un’ottima soluzione che non rovinerà il vostro capo d’abbigliamento ma al contempo gli riconferirà freschezza.

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