Fiabe e favole Il mondo dei bambini

L’oca Rosella e il suo viaggio

 

C’era una volta l’oca Rosella, questa viveva in una minuscola casettina su un laghetto colmo di fiori acquatici, insieme ai suoi fratellini, sorelline, la mamma, il papà e i nonni oca. Quando giunse, il giorno del suo compleanno stabilì di recarsi in giro per il mondo: per iniziare una nuova vita da sola; esplorare i prati, laghi, fiumi e mari e per avere nuovi amici. Dopo aver festeggiato con tutti i suoi parenti ed assaporato una bellissima e grandissima torta colma di panna e cioccolata che le aveva cucinato nonna oca, disse ” Ringrazio la nonna, per la buonissima torta e tutti voi per regali, ma io ora voglio girare il mondo, quindi lascerò il laghetto, voglio stare lontana per un poco di tempo lontana perché desidero conoscere cose nuove”. La mamma oca inizio a piangere perché non voleva far andare via Rosella.

Il papà ebbe una reazione opposta strinse la figlia e disse: ” Io ti lascerò libera di andare perché è giusto che devi fare le tue conoscenze, spero solo che non sarà difficile per te”. Così l’oca Rosella dopo aver salutato tutti parti.

Nel corso del suo viaggio vide molti amici il rospo, l’anatroccolo, la papera ed anche animali non simpatici. Un dì mentre si stava godendo, il mare fu attirata da una chiazza scura, si avvicinò per la sua curiosità e le sue ali s’incollarono, non riusciva più a liberarsi, era stremata, distrutta dalla stanchezza, ma giunse un’aquila bellissima e buonissima di nome Lory quest’aiuto Rosella che con il beccone la sistemò per terra e le disse ” Stai molto vigile perché vi sono tanti pericoli come questo”. Allora Rosella rifletté che non doveva più avvicinarsi alle macchie scure. Pensava, pensava ma giunse anche la voglia di mangiare, passeggiava fra un prato colmo di fiori, piante ecc., quando intravide un tronco castano con la fine abbrustolita, decise che lo doveva assaggiare. Lo pizzicò e capì velocemente che era immangiabile, dopo qualche ora l’infelice Rosella iniziò nel stare male… ma fortunatamente arrivò il suo amico rospo, che la condusse dalla dottoressa Simona che le fece assaggiare delle buonissime medicine al sapore di frutta, o dal gusto di fiori. Le medicine ebbero un effetto velocissimo, l’oca Rosella avvertì che era opportuno ritornare a casa, perché comprese che esistevano tanti pericoli e non si sapeva difendere, ma che aveva ancora bisogno della protezione della mamma e del papa. Quindi ritornò nella sua piccola dimora dove fu ospitata da tutta la sua famiglia con calore e tanto amore.

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