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Recensione del libro “La principessa Alanna” di Tamora Pierce

Prodotto il 09 luglio 2011 da Alessandraz

Care lettrici, per voi che amate il classico fantasy adattato nei regni distanti e irreali i racconti, dove il protagonista rincorre nella sua creazione di eroe, Fanucci ha realizzato “La principessa Alanna” di Tamora Pierce .

Elaborato nel 1983 e concepito come un solo grande volume, è stato dopo diviso in quattro libri unificati con il titolo della serie: “The Song of the Lioness”. Poi stati collegati altri capitoli, adattati nell’uguale pianeta e separai anche loro in più volumi. L’intero ciclo ha il nome di THE TORTALL UNIVERSE.

Ma ora parliamo della “La Principessa Alanna” di Tamora Pierce

Editore: Fanucci

Pagine: 272 Prezzo: € 14,00

TRAMA:

Alanna di Trebond con il fratello Thom sono gemelli, ma tanto diversi fra loro: Alanna è un ragazzaccio che fantastica di divenire un domani un cavaliere, Thom invece sogna di diventare uno stregone. Sebbene i sogni dei figli siano molto desiderati, il padre stabilisce di fare andare Alanna in un santuario nella Città degli Dèi, qui dovrà studiare per diventare una giovane donna – per lei, un futuro più cattivo della morte –; mentre Thom si eserciterà come cavaliere, il suo più brutto incubo. Per sfuggire un futuro che i gemelli non ameranno, Alanna e Thom meditano un piano: Alanna si trucca da ragazzo, conquistando il nome di Alan, e prende i vestiti di un cavaliere; Thom parte per la Città degli Dèi, sperando di comprendere tutto ciò che riguarda la stregoneria e di conseguenza di diventare un futuro uno stregone. Dopo di ché sicuri che il loro scambio avrà successo, i due fratelli si dividono e partono. Jonathan contrae una malattia misteriosa, Alanna inizia il viaggio, direzione il deserto meridionale, dove risiede la tribù Bazhir, capo di una città scura che ha occupato i suoi sogni. Lì, con Jonathan, distrugge il tanto temuto Ysandir, il quale era il responsabile di una razza di demoni che ha tenuto la città sotto oppressione per varie generazioni. Mentre la lotta era iniziata, Jonathan scopre che Alan è una ragazza ma viste che le sue doti e la sua emancipazione la predilige lo stesso come suo scudiero……… 

Vi rammendo che il racconto è vissuto nell’anno 1983, qui può notare la realizzazione femminile abbinata al suo fascino. In un mondo simile dal medioevo, dove il futuro degli uomini nobili era di diventare cavalieri, e le loro sorelle erano educate da assolute lady e future mogli e madri, Alanna di Trebond, tenta di sfuggire al sistema. Poiché i ricami e merletti, non erano nel suo mondo dei sogni, ma desiderava le spade e il con l’arco.

Storia di amicizia e magia, non omettere la magia, perché, la stregoneria sarà molto importante nel racconto.

Molto bella la scena in cui diventerà “Donna” la protagonista e dovrà trovare una risoluzione per una ferita di cui non comprende l’origine.

Un libro che ha un’espressione semplice e sua trama è lineare particolarmente adatto per le ma che anche noi donne possiamo leggere con piacere. Quindi, ora vi resta soltanto di scorrere con gli occhi sulle righe, per vedere cosa accadrà a questa ragazzina ostinata ma incredibilmente forte, lungo eroica da affrontare la società per seguire i suoi sogni e di fare comprendere a tutti che le donne sono in grado di fare tutto. 

Tamora Pierce è nata nella campagna della Pennsylvania, e da quando era piccola ha avuto sempre l’amore per i libri e la letteratura. Laurea all’Università della Pennsylvania, si è rivolta al lavoro sociale e a elaborare testi per una radio. La principessa Alanna è il suo racconto d’inizio, dopo di che ne ha pubblicati altri venticinque, questi l’hanno conferita tra le migliori autrici odierne di romanzi per ragazzi.

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