Bellezza e Salute Sessualità

I contraccettivi femminili: quando e come usarli

Almeno una volta nella vita sarà capitato a tutte di disconnettere il cervello durante un rapporto sessuale al punto di “scordarsi” di usare il preservativo.

Quando vi prende la voglia e vi sentite così coinvolte da non volervi fermare tanto da aggrapparvi alla stupida convinzione che non resterete fregate, il più delle volte combinate un bel casino.

Tuttavia il fatto è preoccupante solo nel caso in cui non facciate uso di altri anticoncezionali ad eccezione del preservativo, altrimenti il problema non sussiste (sempre e solo se il vostro partner è sessualmente sano).

Con la convinzione di fare cosa gradita soprattutto alle più giovani e meno esperte, vediamo quali sono i contraccettivi femminili cui poter ricorrere in sostituzione o a sostegno del profilattico, specificando anche come e quando usarli.

La pillola anticoncezionale

La pillola anticoncezionale che viene prescritta dal ginecologo in confezioni da 21 o 22 compresse ognuna, va assunta una volta al giorno possibilmente alla stessa ora e va inter­rotta per 7 giorni. Se il ciclo mestruale non arriva durante il perio­do di riposo, di solito bisogna cominciare a prendere una nuova scatola. Se un giorno ci si dimentica di prender­la, il giorno seguente e appena pos­sibile occorre assumerne due. Di fronte a questa eventualità che non garantirebbe più un’assoluta protezione contro una gravidanza indesiderata, è bene usare il preservativo finché non arriva il ciclo.

Minipillola anticoncezionale

La minipillola anticoncezionale si differenzia da quella tradizionale perché contiene soltanto il progestero­ne. Nata per attenuare alcuni spiacevo­li effetti collaterali tipici dalla pillola, va presa tutti i giorni allo stesso ora­rio, poiché se assunta in ri­tardo perde parte della sua effica­cia.

Anello vaginale

È uno strumento contraccettivo ormonale per uso vaginale, che contiene una piccola quantità di due ormoni sessuali femminili che vengono rilasciati nel sangue prevenendo così l’ovulazione.

L’anello va inserito autonomamente nel giorno appropriato del ciclo mestruale e lasciato in vagina per tre settimane consecutive, durante le quali il dispositivo rilascia gli ormoni in modo continuo. Dopo la terza settimana l’anello va tolto per 7 giorni durante i quali si verifica la mestruazione. A distanza di una settimana è possibile inserirlo nuovamente.

Generalmente, durante il rapporto sessuale l’anello non crea problemi o fastidi a nessuno dei partner.

Inizialmente si corre il rischio che venga espulso spontaneamente, quindi è necessario assicurarsi che sia sempre presente in vagina, perché se dovesse restare per più di tre ore all’esterno, l’efficacia contraccettiva non sarebbe più garantita al 100%.

Si ricorda che l’assunzione di farmaci può interferire con l’efficacia contraccettiva, per cui consultare il medico è d’obbligo.

Cerotto anticoncezionale

Il metodo contraccettivo consiste nell’applicazione di un sottile cerotto flessibile sull’addome, le natiche, la schiena o la parte alta del braccio e rilascia nel sangue alcuni ormoni che permettono di prevenire la gravidanza. Va tenuto per 7 giorni e l’applicazione va ripetuta per tre settimane consecutive, mentre per la quarta settimana, cioè quella della mestruazione se ne sospende l’utilizzo.

Diaframma

Ne esistono circa 20 tipi diversi pertanto per scegliere il diaframma più adatto è necessario rivolgersi al ginecologo.

Il diaframma deve essere inserito prima del rapporto sessuale e deve rimanere nella vagina da 6 a 8 ore in modo che lo spermicida abbia tempo per agire. Una volta inserito, il rapporto sessuale può cominciare in qualsiasi momento senza la minima interruzione.

Dopo può essere delicatamente rimosso, lavato con acqua e sapone e riposto nel suo astuccio che va conservato lontano da fonti di calore. Inoltre a seconda del materiale di cui è fatto può durare da sei mesi fino a due anni.

Spirale

È un metodo anticoncezionale da usare dopo i 30 anni. Di solito la spirale viene messa subito dopo il ciclo mestruale, quando si ha appunto la certezza di non essere incinta.

Ha una durata che oscilla tra i due e i cin­que anni, ma deve essere comun­que rimossa alcuni mesi prima del­la sua data di scadenza. L’efficacia della spirale come metodo contraccettivo è alta, ma se disgraziatamente fallisce e si verifica una gra­vidanza, le conseguenze per la donna possono essere molto complicate.

Metodi anticoncezionali d’urgenza

Tra i metodi anticoncezionali d’urgenza quelli cui si fa maggiore ricorso, sono la pillola del giorno dopo e il dispositivo intrauterino postcoitale.

La pillola deve essere assunta sotto prescrizione medica nell’arco delle 72 ore successive al rapporto non protetto o a rischio. Può provocare vomito e un ciclo irregolare e deve essere usata solamente in casi eccezionali.

L’inserimento di un dis­positivo intrauterino postcoitale è invece la scelta più raccomandabile quando sono passate più di 72 ore dal rapporto sessuale a rischio, ma devono essere trascorsi meno di 6 giorni dal rapporto. Inoltre è il metodo contraccettivo d’urgenza più indicato per le donne cui non possono essere somministrati estrogeni.

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