Quale mamma non vorrebbe una famiglia numerosa in cui essere felice, avvolta dal calore che solo i figli sanno trasmettere? Esistono casi in cui i genitori decidono di aspettare un po’ di tempo, dopo il concepimento del primo figlio, per dar luce al secondo eppure spesso non si tiene conto di una possibilità, seppur piccola: il parto gemellare.
Avere dei gemelli è una grande responsabilità e spesso dipende da fattori ereditari, etnia, genetica e una dieta particolare. Proprio così, alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che una dieta ricca di latticini, ad esempio, aumenta la possibilità di avere dei gemelli. Ma vediamo assieme, con ordine, come si può realizzare il sogno di avere due bambini gemelli, grazie a pochi e semplici accorgimenti. Innanzitutto, bisogna ricordare che uno specialista della fertilità può essere determinante. Rivolgersi ad un esperto ed iniziare un trattamento di fertilità aumenta di gran lunga le possibilità di avere un parto gemellare grazie a farmaci innovativi oppure grazie alla più classica e già conosciuta fecondazione in vitro.
Come dicevamo prima, poi, una dieta a base di latticini favorisce il parto gemellare, soprattutto se i latticini vengono consumati nel periodo di concepimento. Tra gli altri “ingredienti” che possono aiutare ci sono l’acido folico, che aumenta del 40% la possibilità di avere gemelli e l’igname selvatico, un tubero che si dice che riesca a permettere la produzione di più ovuli durante l’ovulazione. Anche un aumento di peso potrebbe favorire l’insorgenza di due ovuli, così come la sospensione della pillola anticoncezionale. Pare, infatti, che subito dopo l’assunzione della pillola il corpo debba “riprendersi” in maniera quasi vorticosa e ciò potrebbe influenzare i livelli ormonali. Infine si dice che, durante l’allattamento, la possibilità di concepire gemelli sia superiore di ben 9 volte rispetto ad un concepimento senza allattamento.
Non è da dimenticare che i fattori genetici sono senza dubbio fondamentali per avere maggiori possibilità di un parto gemellare. Se nella famiglia materna, infatti, esistono dei gemelli, può essere che la tradizione continui senza grosse difficoltà. Anche l’età e l’etnia influenzano il parto gemellare. Le donne africane hanno parti gemellari in misura maggiore di una donna caucasica e le donne di età superiore ai 40 anni possono avere maggiori probabilità grazie ad una presenza più abbondante dell’ormone folico-stimolante e di conseguenza al rilascio di un maggior numero di ovuli durante l’ovulazione.